Realtà Dalton a confronto: visita alla Lorentzschool

ore 7,15: messo il naso fuori di casa ci avvolge una fitta nebbiolina mentre il display con la temperatura oggi segna la quota più bassa di questi giorni: 5 gradi. Senza lasciarci scoraggiare ci incamminiamo verso la scuola  dove, alle 8 in punto, abbiamo un appuntamento con lo staff.
Si tratta di un'altra dalton school, la Lorentz di Hilversum, che vogliamo visitare per capire  se il metodo è utilizzato con le medesime modalità del De Gondelier ( questo il loro indirizzo:
http://www.obslorentzschool.nl)
Subito accolte nell'aula insegnanti di questo istituto dalla struttura più classica, irrompiamo in una riunione del dirigente con tutto lo staff delle insegnanti. Scopriamo che è consuetudine di ogni  mattina arrivare tutti a scuola alle 7,45 per decidere insieme al boss gli ultimi dettagli della giornata,  ovviamente con la consueta tazza di tè in mano.
Subito veniamo affidate ad una giovanissima insegnante di un gruppo 8, e la seguiamo in aula. Quanti banchi! disposti in diversa maniera, alcuni rivolti alla finestra, altri verso la parete, altri in gruppo al centro.  E quanti alunni! Più di trenta, entrano uno per uno dalle 8,00 alle 8,15, anche accompagnati dai genitori, e l'insegnante li accoglie sulla porta e presenta loro le ospiti italiane.
Stiamo tre ore almeno con lei, e ci colpisce il fatto che guidi i ragazzi,  dia loro le indicazioni, li controlli mentre lavorano da soli o in gruppo mantenendo un tono di voce sempre basso e pacato (noi,  in chiacchiere al bar, siamo certe di superarla in decibel!). Lei i compiti per casa li assegna ( e anche tanti, ci dice) e i ragazzi  svolgono le attività quotidiane anche qui seguendo il planning settimanale.
Nella foto vedete quello del gruppo più basso.

A sinistra i giorni della settimana e al centro le attività.  Le lettere AMS in cima alla seconda colonna precisano se si deve lavorare da soli (A), con l' insegnante (M) o a scelta personale (S). Con le lettere ADN della colonna a destra gli alunni  indicano se hanno fatto tutto da soli (A), hanno svolto solo metà compito perché hanno capito la consegna (D) o non l' hanno svolto perché già sanno quell'argomento. Infine con  il + e il - all'estrema destra fanno capire all'insegnante che prende in consegna la scheda se hanno bisogno di aiuto a capire (-) o no (+).
Se osservate adesso le schede del secondo e terzo gruppo
  
potete  notare che vengono colorate pure al Lorentz a secondo dei giorni della settimana ma sono impostate diversamente in base al livello del bambino (libri e stelle dono gli stessi). I più capaci devono svolgere gli stessi compiti del secondo livello, ma quando li finiscono hanno ampi spazi per fare altre attività da segnare nella parte inferiore della scheda, come ad esempio lo studio di un'altra lingua straniera oltre l'inglese.
Gli alunni inoltre nell'arco di tempo dedicato al lavoro autonomo possono pure leggere su un comodo puff i libri che preferiscono. Questi vengono presi in biblioteca al piano superiore tramite una sorta di segnalibro con codice a barre. Ce lo spiega Elena, deliziosa bambina dal perfetto inglese, che col permesso della docente, ci fa da cicerone.
Ci fa vedere come funziona il sistema di prestito, indicandoci i cartelli qui nelle foto. 



Tramite il codice a barre  registrano ( fanno tutto da soli, inutile a dirsi ormai!) la scelta e la riconsegna dei libri.



Tornate in classe Elena ci mostra pure il cartellone  in foto con la distribuzione dei compiti.



 Perché qui tutti contribuiscono anche alla pulizia degli ambienti. I nomi dei bambini sulle mollette a sinistra e a destra dell'attività indicano chi è di turno e in quale ambito e di settimana in settimana i nomi slittano verso l'alto e verso il basso per i cambi. I due nomi in cima sono dei due che hanno il turno di riposo!
Ci piace molto quello che abbiamo visto oggi, l 'ordine e la serietà  si conciliano con l'indipendenza dei ragazzi in modo esemplare.  E lo diciamo al disponibilissimo dirigente con cui ci incontriamo di nuovo in sala professori mentre sul fuoco bolle l'acqua in un pentolone pieno di patate,  pranzo dello staff che si trattiene qui fino al pomeriggio!  E accompagnate da questo profumino divenuto ormai familiare...salutiamo, ringraziamo e andiamo via portandoci con noi l'atmosfera di serenità e condivisione vissuta.


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