All'asilo!

In attesa del collegamento mancato via hangout con i nostri  alunni delle classi prime per l'accoglienza, abbiamo fatto visita, come da agenda, al gruppo 1-2 dell'istituto, i piccoli olandesini.

Avevamo già programmato questa giornata perché la stessa Miranda voleva che conoscessimo le basi del metodo Dalton. 

Accolte da più di trenta sorrisi, siamo state messe subito a nostro agio dalla dolce Mareine. che ci ha presentato  come le italiane... inevitabile per qualcuno di loro associarci alle loro vacanze estive nel Bel Paese! 

La prima parte della mattinata li ha visti seduti in cerchio, silenziosi e attenti con gli occhi sgranati sull'espressivo volto della maestra e ...via con  le prime consegne: contare il numero dei presenti, indicare il giorno della settimana, riconoscere il proprio nome dal suono dell'iniziale scandito dalla maestra, il che significava "prendi il tuo zainetto, indossa il giubbotto (ovviamente fuori piove... ma a loro non importa) e via fuori a giocare". E siamo già alla prima pausa della mattinata cui ne seguiranno un'altra per lo spuntino e una terza per andare in bici. 

   Ecco un primo elemento del metodo Dalton....i bambini sono consapevoli tramite queste immagini nei riquadri delle attività della giornata, come se fosse un timetable, con la freccia nera che indica quella in corso di svolgimento.

Ritornate dalla sala informatica dove, imbellettate, aspettavamo la videochiamata con preside, genitori e alunni, troviamo i piccoli seduti divisi per gruppi, ognuno intento a fare un lavoro.

Fin dagli esordi il metodo Dalton responsabilizza i bambini nello svolgimento delle loro attività in quanto ad inizio settimana l'insegnante comunica i tasks ed i bambini in autonomia portano avanti i loro lavoretti.

 Quello che vedete accanto è un tipico supporto di lavoro da Piano Dalton. Divisi in gruppo 1 e gruppo 2 abbiamo l'elenco dei bambini, ogni nome è sostituito da simboli ovviamente. I colori dei rettangoli in alto sono le attività da svolgere: lavoretti per la motricità fine come una sorta di macramè o i classici chiodini, esercizi sequenziali (scelta dei chiodini in base all'alternanza dei colori), etc. I grossi chiodi attaccati al pannello vengono inseriti dai bambini stessi nel momento in cui concludono l'attività relativa, scegliendo il colore del giorno in cui l'hanno portata a termine (oggi mercoledì hanno usato i chiodoni gialli...vedi elefantino giallo nella foto in alto).
In questo modo (questo pannello sostituisce la weektaak dei più grandi) ogni alunno ha chiaro il suo percorso che autovaluta con uno smile.
Anche qui vige una sorta di semaforo.......la collana della maestra (vedi foto)! Quando la  indossa guai a chiederle aiuto!

Ogni bambino però ha un compagno  (first buddy) scelto dall'insegnante, con il quale per un periodo deve rapportarsi e collaborare anche per mettersi semplicemente il giubbottino e soprattutto per socializzare con tutti.

Un'altra tipica attività che rientra nel Dalton plan è legata all'immagine che di seguito vedete.

Questo foglio attaccato alla finestra è un invito all'autonomia perchè la sequenzialità delle immagini 

consente ad ognuno a turno di portare a termine la richiesta (di piegare un cartoncino dandogli la forma della scuola)  senza chiedere aiuto. 

Insomma, su una cosa non ci piove: l'insegnante vuole  che l'alunno sin dai primi passi acquisisca autonomia e gli strumenti per l'autoapprendimento. 

Ce lo ribadisce anche Mareine, che ringraziamo per la piacevole e proficua mattinata trascorsa in sua compagnia.