Sogniamo... o siam deste?

È la domanda che spontanea è sorta stamattina durante la nostra visita al liceo Spinoza, l'unica scuola superiore di Amsterdam ad utilizzare il metodo Dalton. Ovvio il motivo per cui abbiamo chiesto alla nostra tutor Anne di fissare un appuntamento per noi in questo istituto: capire come procede il percorso di istruzione e formazione in una Dalton  school.

Varcata la soglia di questa splendida struttura (che dire?  C'è l'imbarazzo della scelta qui!) ci accoglie Jate,  una collega di lingue tanto bella quanto disponibile che, plus valore! , parla un perfetto italiano (indovinate: di dove è il marito?).

 Lei ci fa visitare i loro spaziosi, moderni e accoglienti locali: le aule, i laboratori, le stanze per la musica,  l'immensa biblioteca e sala studio, il bar per i ragazzi grande quanto una nostra palestra,  il teatro ( un teatro "vero" con poltroncine di velluto rosso e ampio palcoscenico, pianoforte a mezzacoda... ancora siamo a bocca aperta), la deliziosa aula insegnanti con divanetti, tavolini, cucina, moderna carta da parati e orario dei prof che scorre su video stile aeroporto...


















Quando ci riprendiamo dal piacevole shock la assaliamo con le nostre domande,  desiderose di capire come "funziona" la scuola.  E lei ci precisa che si tratta di un istituto statale, per cui le famiglie non hanno spese se non l'ipad dei ragazzi, che  possono avere ad un prezzo super agevolato e che sostituisce in parte o del tutto (nelle classi più recenti) il libro di testo.  A proposito, anche la LIM qui è superata e sostituita da maxi ipad a parete (Jate carinamente ci "rassicura" dicendo che persino  da loro ogni tanto si impalla tutto... magra consolazione in verità).
Da lei abbiamo la conferma di quanto il metodo Dalton vada di gran moda in Olanda negli ultimi anni, dato avvalorato dal numero enorme di richieste di iscrizione in questo istituto.  Addirittura ragazzini che non hanno frequentato scuole di base dello stesso indirizzo chiedono di poter proseguire qui gli studi, nonostante le possibili prime difficoltà di adattamento.
Continuiamo allora a chiederci e a chiederle quali siano i punti di forza di questo metodo e lei, per aiutarci a capire, ci mette a disposizione pure due studenti che parlano la nostra lingua.

 Deliziosi anche essi, cercano di spiegarci il complicatissimo sistema scolastico olandese e ci ribadiscono quanto la libertà e l'indipendenza, conquistate fin da piccoli, siano per la loro vita valori fondamentali, quanto l 'importante per loro non sia fare i compiti per non essere trovati impreparati,  ma organizzarsi il lavoro perché hai fissate delle scadenze ( siano test o consegne) che sei consapevole di dover rispettare. Ripetono come dia loro soddisfazione usare tutta la loro creatività per realizzare lavori personali e originali (video, plastici, disegni etc) richiesti durante l'anno.
Cor, sedicenne dai capelli rossi nato a Roma che frequenta il gymnasium in questo Lyceum  è assolutamente consapevole del suo percorso e delle motivazioni che lo guidano. Tra le tante risposte date alle nostre domande con garbo e pazienza in un italiano perfetto, ci fa riflettere quella che riguarda la sua scelta di studiare latino e greco (la differenza tra gymnasium e atheneum sta nella presenza nel curriculum di queste due discipline); ci dice che è importante solo per quanto riguarda il mondo del lavoro perché,  indipendentemente dalla Facoltà universitaria frequentata,  costituisce valore aggiunto di un curriculum vitae l' essere riuscito a studiare, nello stesso numero di ore dei compagni, anche due materie in più. Il che significa per un datore di lavoro che sei più veloce degli altri nel portare a compimento un obiettivo.
Insomma, ci viene sempre più da pensare che  il percorso scolastico qui nei Paesi Bassi abbia come scopo precipuo l'inserimento consapevole e autonomo nella società e in un mondo del lavoro in cui vali per la tua capacità di raggiungere nel migliore dei modi le mete che ti sei prefissato.
Oggi capiamo anche che assai poco spazio è lasciato all'improvvisazione, fuori dalla scuola ( una cena, uno spettacolo o una visita al museo vengono qui prenotati con settimane di anticipo) ma anche all'interno del sistema di istruzione, considerato che tutto il lavoro svolto in aula dagli allievi di ogni età è preparato,  impostato e dettagliato nei contenuti e nelle consegne dagli insegnanti che collegialmente programmano il lavoro annuale, trimestrale o mensile che sia, e supervisionano i progressi degli alunni, consapevoli del loro livello di preparazione,  dei loro punti di forza e dei loro obiettivi.
(...questo post continua domani)








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