Dinsdag met Fiona

Prosegue la nostra attività di job-shadowing, la nostra osservazione del metodo Dalton e l'analisi della vita scolastica qui in Olanda.
Da giorni siamo in compagnia dei bambini che frequentano il Grade 3, alunni coetanei dei nostri di prima elementare. Ovviamente anche loro sanno ormai che Patrizia e Bernadette sono le due insegnanti italiane, quelle che vengono dalla Sicilia, quelle che al mattino spuntano con sciarpa e giubbottone, quelle che si sono già raffreddate nonostante qui per loro sia ancora estate!!! 
Li stiamo seguendo nel loro approccio alla scrittura, li ascoltiamo ripetere i suoni, li osserviamo mentre cominciano a prendere dimestichezza con i numeri.
L'ordine con il quale imparano l'alfabeto è il seguente: k - m - s - p - r - v - n - t, e così via, lettere di cui conoscono il suono. 

E quando sulla Lim appare la bici tutti a scandire i suoni delle lettere che scorrono in video con un ritmo pacato come quello del pedalare, ma subito dopo appare lo scooter quindi il ritmo diventa più sostenuto, tutti in coro a dire i suoni e, per finire, la macchina impone un ritmo incalzante....quindi ad ogni mezzo corrisponde una diversa velocità.
La prima parola che imparano a scrivere è ik (io)

Guardate le scritte sotto ogni immagine: è un esempio di come l'apprendimento delle parole sia un lavoro di incastro partendo da una lettera conosciuta per poi modificare una sola consonante e quindi imparare nuove parole. L'apprendimento della lingua quindi parte dalla singola lettera ma si passa subito alla parola e alla memorizzazione del suono. 
Ovviamente nel frattempo si cura la scrittura. Ognuno di loro dispone di quaderni dove si esercitano esclusivamente a scrivere in bella grafia la lettera o vocale o le intere parole.





















E dopo si passa ad utilizzare una sorta di alfabetiere con le tesserine magnetiche da disporre su una lavagnetta.

Questo supporto viene utilizzato per esercitazioni, lavori in coppia e anche primo approccio al dettato.
Guardate il nostro lavoro ;)
Condividiamo queste foto che presentano un chiaro esempio della tipologia di esercizi che fanno. Anche a questo livello esiste una chiara scansione temporale delle attività che si susseguono durante la mattinata e anche qui ritroviamo la fase dell'automatiseren: chiare e sintetiche spiegazioni su ciò che bisogna fare, nel frattempo tutti i libri chiusi e si ascolta la consegna per diverse tipologie di esercizi.
Nella prima foro vedete il suono vocalico ee. I bambini devono dire nella propria mente il nome dell'oggetto che vedono e mettere una croce laddove si trova  il suono vocalico in questione.

 In questa immagine si tratta di individuare e cerchiare il dittongo distinguendolo dagli altri.

In questo caso  devono scegliere la parola rappresentata nell'immagine, lavoro reso difficile dalla presenza di parole con suoni simili.

L'atmosfera in classe è serena, tutto ben organizzato, i bambini rispettano i tempi di ciascuno, ognuno di loro alza la mano per poter parlare, i loro ruoli sono chiari. I piccoli olandesini sono divisi in gruppi eterogenei, niente banchi in fila ma gomito a gomito, l'uno di fronte l'altro, incastrati tra di loro. Non c'è un leader, ma gli incarichi sono condivisi. Oggi ad esempio Fiona, la loro maestra, chiede ai numeri 2 di prendere dagli armadietti gli eserciziari del gruppo di appartenenza e distribuirli ai compagni; i numeri 3, chiamati in causa più tardi, sanno di dover raccogliere gli stessi workbooks su uno scaffale (la maestra più tardi correggerà gli esercizi). Pensiamo che detto in questi termini possa suonare tutto molto meccanico ma non abbiate questa impressione. Si tratta di chiarire i compiti, fissare delle regole, organizzare spazi che sono percepiti diversamente rispetto ai nostri e soprattutto, aggiungiamo noi, bisogna gestire l'infinità di materiale presente in classe.
Nell'ambito del metodo Dalton la diversificazione del lavoro trova spazio anche a questo livello. Lo avevamo incontrato all'asilo e lo ritroviamo anche qui: la tabella dei lavori!
 Le opzioni che vedete in alto sono leggere, scrivere, comprensione e matematica. Sono tutte attività opzionali che ogni bambino sceglie nel momento in cui ha già terminato il lavoro richiesto o negli spazi dedicati all'autonomia. Autonomia, libertà, responsabilità e anche autovalutazione, perché forse il dettaglio non è chiaro, ma gli spilloni hanno anche le faccine per esprimere maggiore o minore soddisfazione del lavoro svolto.

Ed è all'interno di questi faldoni che ogni bambino trova il materiale del lavoro che intende fare, si alza dal posto, mette lo spillone bianco in corrispondenza dell'attività scelta, prende la sua scheda di lavoro e quatto quatto se ne torna al posto a lavorare. Quando portano a termine il compito dovreste vedere con quale soddisfazione vanno a mettere lo spillone per dichiarare fatto, missione compiuta!





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