Workshop

                                                                                                                             Oggi vogliamo condividere un workshop che si è tenuto a scuola ieri.
Durante la "studiedag" il moderatore ha sottoposto ai colleghi una presentazione in power point con l'obiettivo di .... sognare!
Come ci ha spiegato Anne ogni insegnate doveva semplicemente abbandonare la realtà e far finta di giocare con milioni di euro immaginando la scuola che avrebbe voluto.
Why,  How, What erano gli spunti da cui partire per fantasticare su un contesto lavorativo ideale, elaborando e confrontando le risposte con i colleghi.
Che senso ha un lavoro del genere?  E' la domanda che vi verrà spontanea in questo momento e che noi ci siamo poste sbalordite quanto voi! Perchè fantasticare un Eldorado così lontano dalla "cruda" realtà?
Perché bisogna poter sognare, così ci ha risposto Anne,  per credere in un margine di miglioramento, per sentirsi motivati ogni giorno anche se i pc vanno lenti o diminuiscono i finanziamenti governativi, per condividere con i colleghi desideri e ambizioni.
Si comprende come il loro sia proprio un lavoro di squadra, come questo incontro potrebbe paragonarsi alle scene dei film americani dove il manager fa incontri motivazionali per "infuocare" i suoi dipendenti a raggiungere dei "goals" in una vision comune, con chiari mezzi e strategie adeguate.
Dopo che, in cinque minuti di silenzio, ognuno ha  modo di dar sfogo alla propria immaginazione elaborando due frasi, sintesi dei propri pensieri, il gruppo condivide con quale priorità si debba guardare a tali voli pindarici e poi, in un momento di vero brainstorming, elabora i possibili obiettivi e risultati del sogno condiviso  .
"In the end you will become who you really are". Questo è il messaggio finale del workshop.
E ora...passiamo a noi!
I colleghi olandesi vorrebbero che anche noi condividessimo con loro la nostra idea di scuola ideale...
chissà che alla fine le necessità non siano le stesse!
Quindi vi chiediamo di collaborare dedicandoci i 5 minuti di silenzio previsti dal workshop, postandoci qui sul blog, su facebook, su skype, la vostra idea  di scuola ideale senza porre limiti alla fantasia!!!

Commenti

  1. Ho provato a sognare ed ho sognato una scuola ricca e amata. Inun quartiere di città dove essa era il centro delle attenzioni ,come per un neonato amici e parenti si apprestano a regalare il necessario .ed ecco il tappeziere che porta le tende,ill falegname che aggiusta un tavolo, il fioraio con fiori e piante......E a fine giornata sorridenti salutano tutti dicendo A domani e tutti si salutano allo stesso modo

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